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24 Dicembre 2013
Admin_G.

clochardTutti crediamo nel Natale e nella Speranza, che la Nascita rinnova ogni anno, ma è una Speranza d’Amore, incarnata su questa terra e che questa terra vive pienamente, non la vive nell’oblio.

È per questo che proviamo un profondo fastidio nel vedere usare il Natale come fosse solo un’atmosfera che incanta. Ed è sempre per questo motivo che vogliamo provare a parlarvi del Natale degli altri, pensando anche a soluzioni pratiche per risolvere i molti problemi presenti!

Nel nostro Comune si conduce una vita normalissima per i canoni attuali, si va al lavoro, a scuola, al negozietto, a volte si va in pizzeria, a Orio Center a fare un giro, in farmacia….Ma è davvero tutto così normale? Purtroppo no. Sotto la superficie c’è una realtà complessa, densa di problemi e sofferenza.

Vivono alcune famiglie che hanno ricevuto lo sfratto e la revoca delle utenze, per non aver pagato l’affitto e le bollette, a causa della disoccupazione; sono tutti lavoratori dell’edilizia, un tempo vanto della nostra economia!

Altre famiglie che stanno per terminare il periodo di mobilità o cassa integrazione e che, prevedibilmente, presto si troveranno nella stessa situazione.

Quando riceveranno  lo sfratto come riuscirà la Comunità a farsi carico di questo problema?

Il nostro Comune ha infatti degli appartamenti vuoti di proprietà Comunale, non si capisce il motivo per cui rimangano tali! Forse si vuole liberare gli appartamenti per dar corso ad un obbligo con la società Malpaga S.p.a. ma  intanto che la suddetta società assolve al compito (contemplato in Convenzione) di  realizzare appartamenti per sostituire quelli esistenti, perché non utilizzarli ora che il bisogno si fa pressante?

Famiglie che non stanno ricevendo la paga mensile dalla scorsa estate, pur continuando a lavorare e ancora persone che stanno usufruendo, una volta al mese, di quanto la Parrocchia aveva raccolto un anno fa, passando di casa in casa.

Stiamo parlando di beni non deperibili, perché il latte, per esempio, è stato distribuito subito e subito è finito. L’associazione La Speranza per alcuni mesi ha comprato e donato il latte necessario, con soldi propri e con quelli messi loro a disposizione da altre associazioni (meravigliose realtà di Cavernago e Malpaga).

La Speranza viveva e vive della beneficenza delle associazioni del paese e con essa ha comprato ben due mezzi per il trasporto dei malati e si è resa autonoma senza minimamente pesare sul bilancio comunale. L’associazione dei cacciatori di Malpaga ha sempre contribuito alla sua sopravvivenza facendosi carico  delle assicurazioni dei furgoncini. Ma solo per il gasolio, senza parlare di manutenzione o altro, ci vorrebbero 5-6000 € l’anno.

Mancando risorse forse alla Speranza non resterà che chiudere i battenti. Chi aiuterà i nostri malati a raggiungere gli ospedali?

Abbiamo notato inoltre che questi volontari si muovono senza nessun coordinamento né supporto da parte del Comune. Onore al merito, certamente, ma non dovrebbe essere presente anche l’Amministrazione Comunale laddove i suoi cittadini hanno bisogno?

Ma non ci sono solo problemi economici. Infatti, sotto la superficie, ci sono anche molti piccoli disabili, alcuni gravissimi, (e alcuni adulti), che  necessitano di un assistente educatore, che però ha costi elevati. Abbiamo alcune persone che vivono in disagio sociale, cioè in una solitudine/abbandono al limite dei senza fissa dimora.

Sono presenti anche diverse persone psichiatriche che le famiglie gestiscono in solitudine, e cominciano ad arrivare richieste di assistenza domiciliare per anziani soli e non più autosufficienti.

Considerato il numero degli abitanti, non sono piccoli numeri: la proporzione è degna di grande attenzione.

Tutti sentiamo il peso della crisi economica e politica, ma “altri” hanno già toccato il fondo.

Le luci di questo Natale hanno il significato dell’Attesa, ma devono avere anche quello della riflessione, della responsabilità e della solidarietà.

L’Amministrazione Comunale deve essere presente in prima persona quando i suoi figli hanno bisogno, deve coordinare e sostenere le forze volontarie presenti sul territorio o saperne chiamare altre ad operare qualora fossero insufficienti, deve utilizzare tutte le risorse che possiede e non lasciarle in balia dei capricci economici di Società private.

E’ per questa ragione che intendiamo costituire, se saremo chiamati ad amministrare il paese, una commissione permanente denominata “servizi sociali e pari opportunità” per l’analisi delle necessità, l’adozione di idonei strumenti per rispondere alle esigenze di tutti e, sopratttutto, per coordinare e dare risposte concrete a tutti i volontari attivi così che con le poche risorse disponibili si aiutino tutti!

Queste sono le nostre proposte per una Amministrazione migliore.

Alcune di esse necessitano di risorse economiche, ma tutte necessitano di un cuore.

Buon Natale a tutti da Progetto Cavernago

Articolo realizzato da M.B.