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7 Maggio 2014
Admin_G.

imagesIeri sera, nel prosieguo del percorso sulla Legalità, abbiamo partecipato ad un incontro volto alla conoscenza di Emergency, meravigliosa organizzazione che opera con medici, ospedali e ambulatori gratuiti ovunque sia possibile, per alleviare le sofferenze causate dalla guerra.

Avevo inizialmente espresso qualche perplessità sull’inserimento di questo argomento all’interno del “Percorso Legalità” ma, francamente, ora sono solo felice di aver potuto approfondire la conoscenza di Emergency e dispiaciuta di aver potuto condividere un importante momento di crescita con sole altre 12 persone.

Da quando le guerre hanno cambiato aspetto e non si fanno più agli eserciti ma alle Nazioni, l’astuzia offensiva ha portato alla distruzione di città intere per colpire l’economia del paese nemico e a moltiplicare e “migliorare” la costruzione e l’uso delle mine anti uomo. Questo crea profughi a centinaia di migliaia e mutilati dalle mine, in maggioranza bambini. Questi poveri inconsapevoli si trovano a giocare anche per giorni con le mine raccolte magari nel letto di un fiume (ce ne sono infatti che somigliano a dei ciottoli), finché esplodono, mutilandoli per sempre. E così il lavoro dei medici di Emergency continua per anni anche dopo la fine di una guerra (infatti alcune mine, ahimè di fabbricazione italiana, prima che l’ Italia sottoscrivesse il trattato di Ottawa nel 1997, rimangono attive anche per 60 anni).

Nel filmato propostoci ieri sera un insegnante, in un campo profughi di 250000 persone diceva ai suoi piccoli alunni: “Il titolo della lezione di oggi è: la guerra”.

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Poveri bambini, pensavo, che avrebbero diritto a una lezione sulle piante o gli animali e invece devono imparare a capire la guerra per evitarne le insidie nascoste in oggetti che sembrano giocattoli e invece esplodono.

E subito dopo mi rendevo conto che anche i nostri figli non hanno la consapevolezza di quanta sofferenza una guerra può causare perché non viene loro spiegato.

E l’inganno continua, nella vita adulta quando i media riportano notizia della morte di un militare nelle zone di guerra e/di pacificazione. Ci ingannano e ci lasciamo ingannare perché continuiamo a pensare che la guerra la facciano solo i militari. Ma non è così. Non sarà mai più così. Le vittime della guerra sono anche e soprattutto civili, in grandissima parte bambini. Crediamo che i media e l’internet ci abbiano aperto un mondo vastissimo di conoscenze ma in realtà non siamo più capaci di guardare dietro una notizia, di approfondire la consapevolezza della realtà al di là di quello che ci mostrano. Questo genera e ingrandisce l’ ignoranza e l’ignoranza genera guerra.

Emergency porta cure, farmaci, operazioni chirurgiche di livello altissimo, informazione, sostegno, compassione in posti dove alberga solo disperazione.

La cosa sorprendente è che questa meravigliosa organizzazione si sta attivando anche in Italia( ha cominciato da Palermo, ma sta cercando di aprire un ambulatorio, per il momento senza successo, anche a Milano). Sembra strano, vero? Non è un Paese in guerra, il nostro. Ma ci siamo mai chiesti, al di là della propria opinione sull’ opportunità o meno di permettere gli sbarchi a Lampedusa, dove siano finiti quegli esseri umani che cercavano, a torto o a ragione, nel Bel paese il riscatto di una vita? No, non ce lo siamo chiesto se deve occuparsene Emergency o, comunque non abbiamo saputo dare risposte esaurienti.

Una lancia però intendo spezzarla a favore dell’ ASL di Bergamo : sappiate che, se veniste a conoscenza di persone extracomunitarie malate ma senza residenza e quindi senza tessera sanitaria, potete indirizzarle al Pronto Soccorso di qualunque ospedale della nostra provincia, dove verranno assistiti e muniti di un numero lungo quanto un codice fiscale che inizia con STP (Straniero Temporaneamente Presente) che permetterà poi a qualunque medico di medicina generale di prescrivere quanto necessario. La salute è un diritto di tutti. La vita anche, e, come recita uno slogan caro ad Emergency: dove c’è una persona che ha un diritto, c’è una persona che ha un dovere.

Se entriamo nel sito : www.emergency.it potremo scoprire come assolvere uno dei nostri doveri, considerando che è una organizzazione finanziata solo dalla generosità dei privati.

Ricordo che il percorso sulla legalità prosegue martedì 13 maggio alle ore 21.00 sempre presso la sala consigliare del comune con un incontro dal tema “Incidenti stradali: testimonianze e prevenzione” con l’associazione vittime della strada.

Vi aspettiamo numerosi!

Articolo realizzato da Maria Britta

Gruppo Progetto Cavernago